Con una nota del 27 agosto, la Consulta regionale per la disabilità della regione Marche, ha espresso la ferma contrarietà nei riguardi dei contenuti delle delibere 1011 e 1195/2013. La Consulta condivide i contenuti delle prese di posizione assunte dalla Campagna “Trasparenza e diritti”, dalla Federazione italiana superamento handicap e daultimo dall’Anffas nazionale sia riguardo al modello proposto dalla delibera 1011 che all’applicazione del Dpcm 29.11.2001, che la delibera 1195 intende applicare.
In particolare chiede la modifica delle delibere in oggetto nelle seguenti parti:
- abrogazione della capacità recettiva delle strutture in 20 posti,
- abrogazione previsione di accorpamento fino a 60 posti con moduli anche differenziati per aree (anziani, salute mentale),
- definizione di standard di personale compatibili con assistenza sulle 24 ore per tutte le strutture residenziali con capacità recettiva inferiore a 20,
- revisione delle indicazioni riguardante i Centri socio educativi riabilitativi (Cser), la previsione di una doppia struttura (aggiunta a quelli della legge 20/2000), richiede approfondimento e riflessione in merito a obiettivi, figure professionali, ripartizione dei costi
tra sanità e sociale.
- per gli utenti in situazione di disabilità grave la quota a carico della sanità, come specificano
i LEA, deve essere del 70%. La delibera 1195 non sembra applicare (in attesa dell’atto di fabbisogno) tale indicazioni per tutti i CSER e per le COSER che ospitano disabili gravi.
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