Lo scorso 2 agosto la Regione ha deliberato l’applicazione regionale dei Livelli essenziali delle
prestazioni sociosanitarie, nei servizi diurni e residenziali riguardanti:
anziani non autosufficienti, disabilità, salute mentale.
Come avevano ampiamente
anticipato, in considerazione dei contenuti della dgr 1011/2013, la ripartizione delle quote non è, come titola la
delibera, “in conformità a quanto disposto dal DPCM 29.11.2001”; si tratta invece di una interpretazione funzionale ad
una riduzione di oneri a carico del settore sanitario, con conseguente aumento
di quelli sociali (Comuni e utenti). Tesi, evidentemente, non condivisa
dall’assessore ai servizi sociali, Viventi, che ha approvato l’atto.
Bisognerà
ora verificare l’impatto – come indica la stessa delibera – sui Comuni e sugli
utenti. Per parte nostra riteniamo che maggiori oneri sociali (utenti/comuni),
non riguardano solo l’area della disabilità, come indica la delibera -
La Campagna
aveva formulato precise richieste (v. link qui d seguito), che evidentemente non sono state accolte.La delibera regionale
La posizione della Campagna
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