lunedì 24 febbraio 2014

Servizi sociosanitari nelle Marche. La replica di Cgil, Cisl, Uil, a “Trasparenza e diritti”

A seguito della nota, della Campagna “Trasparenza e diritti”, nella quale si analizzava e commentava il contenuto del comunicato stampa del 17 febbraio riguardante il “Protocollo programmatico per la riorganizzazione del servizio sociosanitario”, sottoscritto da Regione Marche e segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil, le stesse organizzazioni hanno predisposto (all.1)  la lettera aperta che, di seguito, riportiamo, insieme alla risposta (all. 2)  della Campagna “Trasparenza e diritti” e del Comitato Associazioni Tutela (CAT). Per le segreterie regionali di Cgil, Cisl, Uil, le delibere “sono e devono restare al momento inapplicabili. Si invece all' avvio di una fase di confronto sui regolamenti, aperta anche a quelle associazioni di tutela che vorranno responsabilmente apportare un contributo”. Questo, il testo integrale del protocollo.

L’applicazione della regione Marche della normativa sui LEA sociosanitari

Un approfondimento sui contenuti della dgr 1195/2013 e sugli adempimenti ministeriali in tema di livelli essenziali.
leggi l'approfondimento

mercoledì 19 febbraio 2014

Servizi sanitari e sociosanitari nelle Marche. Sul protocollo Regione Marche - Segreterie regionali Cgil, Cisl, Uil

Sono gravi le omissioni e le inesattezze  contenute nell’accordo “programmatico per la riorganizzazione del servizio sociosanitario” tra Regione Marche e Cgil, Cisl, Uil, presentato alla stampa lo scorso 17 febbraio. 
Il silenzio più grave riguarda qualsiasi riferimento ai contenuti delle delibere regionali 1011 e 1195 su standard, criteri tariffari e ripartizione degli oneri tra settore sanitario e sociale. Grave perché l’accordo entra direttamente sulle problematiche di questi interventi che riguardano almeno 15.000 utenti e che ha visto una mobilitazione mai vista di tantissime organizzazioni, una imponente manifestazione regionale, la richiesta alla giunta da parte del Consiglio regionale di ritiro delle delibere. Tutto questo mentre tra palesi ambiguità e inutili tavoli tecnici la Regione cerca in modo gattopardesco di applicare quelle delibere di cui ha dichiarato ripetutamente la non applicazione.
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lunedì 17 febbraio 2014

“Trasparenza e diritti”, ai consiglieri che hanno promosso la mozione di sospensione delle delibere

- Ai Consiglieri, Natali, Romagnoli, Acquaroli, Cardogna, Binci, Latini, Comi, Bucciarelli, Zinni, Busilacchi

- Al presidente V Commissione

Oggetto: Richiesta rispetto da parte della giunta regionale della mozione 86/2013. 

Con la presente comunichiamo che purtroppo la risoluzione, approvata, su Vs proposta lo scorso 3 dicembre, successivamente alla manifestazione promossa dalla Campagna Trasparenza e diritti, continua, nonostante le rassicurazioni, gli impegni, le affermazioni, ad essere disattesa.
L’ultima sorpresa è arrivata lo scorso 7 gennaio quando il direttore dell’AV5 ha dato disposizione di applicare le norme. Ciò in rispetto alle indicazioni dell’assessore Mezzolani, in data 28 novembre, aveva disposto  fossero sospese  fino al dicembre 2013. Una vera e proprio presa in giro.
Tutta la vicenda, che riassumiamo nella scheda allegata, cui siete pregati di prendere visione, risulta di una gravità senza precedenti.
Per questo motivo chiediamo una nota formale con richiesta di rispetto della mozione sia da parte dei consiglieri che della V Commissione. Impegno peraltro preso alla presenza del presidente Comi dallo stesso Spacca nell’incontro avvenuto il 26 novembre (giorno della manifestazione).

Campagna “Trasparenza e diritti”