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martedì 19 novembre 2013
L'invito di Federsolidarietà-Confcooperative Marche agli aderenti a partecipare alla manifestazione del 26 novembre
In riferimento alla manifestazione del 26 novembre davanti alla sede della Regione Marche, di cui al comunicato già inviato ieri , premesso che Federsolidarietà-Confcooperative ha aderito alla campagna “TRASPARENZA E DIRITTI” e ne condivide i contenuti, si invitano le cooperative sociali aderenti a partecipare con una delegazione di operatori e/o utenti al fine di rafforzare le potenzialità dell’iniziativa ed aumentare le possibilità di raggiungere gli obiettivi previsti.
martedì 12 novembre 2013

martedì 5 novembre 2013
Anche il Comune di Ancona aderisce a Trasparenza e diritti
Lo scorso 31 ottobre anche il Comune di Ancona ha sottoscritto l'appello per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e applicazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) ed ha aderito alla Campagna.
mercoledì 9 ottobre 2013
Servizi sociosanitari. Prima dei tavoli tecnici la Regione chiarisca sulle delibere
Il Comitato Associazioni Tutela e la Campagna Trasparenza e diritti, hanno inviato una nota di sollecito alla Regione per richiedere chiarimenti dopo le DGR 1011 e 1195/2013, non avendo ricevuto alcun tipo di riscontro alla precedente nota dello scorso 11 settembre, in cui venivano formulate specifiche richieste in merito alle delibere in oggetto.
Si ribadisce la necessità di apportare modifiche sostanziali ai contenuti degli atti approvati. In questo senso:
- la modifica della dgr 1195 è imprescindibile; l’atto non può essere lasciato così com’è in quanto, a nostro avviso, non applica in maniera corretta la normativa sui LEA. Tanto più che esso non è oggetto dei tavoli confronto. Dunque ci attendiamo che la Regione chiarisca sul punto in maniera inequivocabile;
- discorso analogo riguarda la dgr 1011, della quale avevamo chiesto l’abrogazione (è già stato dimostrato come sia stata utilizzata dall’ASUR all’interno di un accordo contrattuale). Se essa, in attesa della nuova legge sulle autorizzazioni e regolamenti applicativi, non viene applicata (e come è noto si tratta di una norma che affronta problematiche diverse), ciò deve essere dichiarato in modo inequivocabile. Peraltro il documento istruttorio della dgr 1260 - nello specifico dei moduli multidimensionali;
– non sembra adombrare alcun passo indietro;
- chiarimenti inequivocabili devono essere pertanto dati prima dell’inizio dai lavori dei tavoli tecnici della dgr 1260. E’ necessario che da subito ci sia chiarezza a riguardo, poichè questa situazione di indeterminatezza non giovi ad un confronto chiaro e trasparente.
leggi la nota
Si ribadisce la necessità di apportare modifiche sostanziali ai contenuti degli atti approvati. In questo senso:
- la modifica della dgr 1195 è imprescindibile; l’atto non può essere lasciato così com’è in quanto, a nostro avviso, non applica in maniera corretta la normativa sui LEA. Tanto più che esso non è oggetto dei tavoli confronto. Dunque ci attendiamo che la Regione chiarisca sul punto in maniera inequivocabile;
- discorso analogo riguarda la dgr 1011, della quale avevamo chiesto l’abrogazione (è già stato dimostrato come sia stata utilizzata dall’ASUR all’interno di un accordo contrattuale). Se essa, in attesa della nuova legge sulle autorizzazioni e regolamenti applicativi, non viene applicata (e come è noto si tratta di una norma che affronta problematiche diverse), ciò deve essere dichiarato in modo inequivocabile. Peraltro il documento istruttorio della dgr 1260 - nello specifico dei moduli multidimensionali;
– non sembra adombrare alcun passo indietro;
- chiarimenti inequivocabili devono essere pertanto dati prima dell’inizio dai lavori dei tavoli tecnici della dgr 1260. E’ necessario che da subito ci sia chiarezza a riguardo, poichè questa situazione di indeterminatezza non giovi ad un confronto chiaro e trasparente.
leggi la nota
lunedì 6 agosto 2012
Per capire meglio la campagna Trasparenza e diritti
proponiamo una sintetica scheda per chiarire contenuti ed obiettivi della campagna, approfondendone alcuni aspetti:
Le motivazioni della campagna Trasparenza e diritti.
I livelli essenziali di assistenza sociosanitaria
La regolamentazione dei servizi sociosanitari
Due esempi: l’incoerenza tra classificazione e funzione dei servizi e l’assistenza tutelare
Come si sviluppa la Campagna
Le motivazioni della campagna Trasparenza e diritti.
I livelli essenziali di assistenza sociosanitaria
La regolamentazione dei servizi sociosanitari
Due esempi: l’incoerenza tra classificazione e funzione dei servizi e l’assistenza tutelare
Come si sviluppa la Campagna
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giovedì 2 agosto 2012
Rassegna stampa: UNEBA 26/07/2012 “La Regione Marche deve applicare i Lea”
l'articolo su UNEBA.org
Nella Regione Marche è carente l’applicazione dei Lea sociosanitari. Malgrado questi siano stati fissati oltre un decennio fa, nel dpcm del 29 novembre 2001.
Dopo aver denunciato le storture di questo mancato recepimento dei livelli essenziali di assistenza, il Comitato Associazioni Tutela, di cui fanno parte oltre 40 associazioni e gruppi, avvia anche una campagna per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e l’applicazione dei Lea.
Il Cat ricorda che la Regione Marche norma alcuni settori del sociale in maniera incoerente rispetto alla legislazione nazionale e che l’Asur nelle convenzioni con privati accreditati talora interpreta le norme nazionali in senso sfavorevole a utenti o Comuni, mettendo cioè a loro carico alte percentuali delle rette e delle spese, riducendo invece la quota a carico della sanità. Per questo Cat chiede “un percorso volto all’applicazione dei Lea regionali partecipato e condiviso”, “accompagnato dalla definizione di atti che definiscano per tutti i servizi sociosanitari anche tariffa, fabbisogno (e relativo finanziamento) e standard”. La campagna chiede anche che “vengano abrogate norme come la dgr 1785-2009 che applicano i Lea in modo clamorosamente sbagliato”. Leggi il testo dell’appello per l’applicazione dei Lea.
Nella Regione Marche è carente l’applicazione dei Lea sociosanitari. Malgrado questi siano stati fissati oltre un decennio fa, nel dpcm del 29 novembre 2001.
Dopo aver denunciato le storture di questo mancato recepimento dei livelli essenziali di assistenza, il Comitato Associazioni Tutela, di cui fanno parte oltre 40 associazioni e gruppi, avvia anche una campagna per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e l’applicazione dei Lea.
Il Cat ricorda che la Regione Marche norma alcuni settori del sociale in maniera incoerente rispetto alla legislazione nazionale e che l’Asur nelle convenzioni con privati accreditati talora interpreta le norme nazionali in senso sfavorevole a utenti o Comuni, mettendo cioè a loro carico alte percentuali delle rette e delle spese, riducendo invece la quota a carico della sanità. Per questo Cat chiede “un percorso volto all’applicazione dei Lea regionali partecipato e condiviso”, “accompagnato dalla definizione di atti che definiscano per tutti i servizi sociosanitari anche tariffa, fabbisogno (e relativo finanziamento) e standard”. La campagna chiede anche che “vengano abrogate norme come la dgr 1785-2009 che applicano i Lea in modo clamorosamente sbagliato”. Leggi il testo dell’appello per l’applicazione dei Lea.
domenica 15 luglio 2012
Adesione da parte dei Comuni: proposta di un Ordine del giorno
Il Comitato per la Campagna regionale per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e
applicazione dei Livelli essenziali sociosanitari nelle Marche invita i Comuni ad aderire all'appello attraverso l'approvazione di un ordine del giorno
Questo il testo che si propone:
Ordine del giorno approvato
dal Consiglio comunale di …
Campagna regionale per la regolamentazione dei servizi
sociosanitari e applicazione dei Livelli essenziali sociosanitari nelle Marche.
Adesione
Visto il contenuto dell’appello (allegato) con il
quale 44 organizzazioni chiedono alla regione Marche
- una rapida e coerente applicazione della
normativa sui LEA che deve arrivare a definire la ripartizione dei costi solo
dopo aver individuato, anche sulla base del documento (2007) del Ministero
della salute sulle prestazioni semiresidenziali e residenziali, cosa definisce
una fase intensiva, estensiva e di lungoassistenza; cosa connota un servizio a
bassa intensità assistenziale; la chiara distinzione, ai fini della
ripartizione degli oneri, nei servizi per la disabilità tra quelli per gravi da
quelli per persone con disabilità in assenza di gravità;
- di sanare senza indugio le incongruità di servizi nei quali si è in presenza di
incoerenza tra classificazione e funzione. In particolare riguardo le strutture
che: a) hanno autorizzazione (e regole di funzionamento) per prestazioni di
bassa intensità ed ospitano invece utenti con necessità assistenziali più alte;
b) accolgono tipologia di utenza difforme da quella per la quale sono state
autorizzate (ad esempio autorizzazione disabilità, utenza psichiatrica);
- di definire, laddove non sia stato fatto, il fabbisogno di strutture, comprendendo
anche la ripartizione territoriale. Non si può, infatti, prevedere un
fabbisogno su base regionale senza ripartizione territoriale che deve
declinarsi con riferimento distrettuale/Ambito e non di Area vasta.
- di stabilire per ogni tipologia di struttura lo standard di assistenza, definendo
oltre il minutaggio anche le figure professionali addette; determinare
conseguentemente in modo trasparente la tariffa corrispondente;
- di abrogare la dgr 1785-2009 che determina la ripartizione degli oneri solo di
alcuni dei servizi diurni e residenziali rivolti alle persone con disabilità,
prevedendo per strutture rivolte a disabili gravi una ripartizione di oneri
sanità/sociale come quella per disabili non gravi.
Tenuto conto che
-
la mancata definizione di questi interventi ha pesanti ricadute per il
sistema dei servizi socio sanitari territoriali ed in particolare per categorie
di cittadini in particolare stato di debolezza
- Le prestazione previste nei LEA (Dpcm
29.11.2001, allegato 1c, art. 54, legge 289/2002), compresi i servizi
sociosanitari devono
essere assicurate ai cittadini
- la definizione degli altri aspetti
regolamentari (fabbisogno, tariffe, standard) è stata ripetutamente oggetto d
impegno da parte della Regione ma ancora non attuata in modo sistematico
Ritenuto
-
indispensabile che tale
definizione avvenga attraverso un percorso partecipato e condiviso a tutela dei
fruitori dei servizi
IL
…..
Delibera di
aderire all’appello e di sostenere la Campagna
per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e applicazione dei Livelli essenziali
sociosanitari nelle Marche
scarica il testo dell'ordine del giorno completo
scarica il testo dell'ordine del giorno completo
sabato 14 luglio 2012
Le adesioni
Associazioni che hanno aderito:
Federsolidarietà-Confcooperative Marche
Associazione tutela salute mentale Vallesina
Progetto Arca Ancona
Associazione La Rondine Ancona
Come sottoscrivere l'appello
L’appello rimane aperto alla sottoscrizione
La segreteria è presso il Gruppo Solidarietà, via Fornace 23, 60030 Moie di Maiolati (An)
Tel. Fax 0731.703327, grusol@grusol.it - www.grusol.it.
La segreteria del comitato su internet
L'appello di 44 associazioni per regolamentare i servizi sociosanitari ed applicare i livelli essenziali di assistenza nelle Marche
Le 44 organizzazioni che firmano l'appello chiedono alla Regione una sollecita definizione di quanto sopra indicato, attraverso un percorso partecipato e condiviso.
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