sabato 21 febbraio 2015

Centri Diurni per disabili e assistenza tutelare nelle cure domiciliari nelle Marche. Interrogazione parlamentare

Dopo la lettera della Campagna Trasparenza e Diritti al Ministro della Salute, approda in Parlamento con un'interrogazione parlamentare, a firma Dirindin, Amati, Fabbri e altri, l'applicazione dei LEA sociosanitari nelle Marche. 


Legislatura 17 Atto di Sindacato Ispettivo n° 3-01671

Atto n. 3-01671 (in Commissione)

Pubblicato il 18 febbraio 2015, nella seduta n. 394

DIRINDIN , AMATI , FABBRI , GRANAIOLA , ORRU' , PADUA , MATTESINI - Al Ministro della salute. -
Premesso che:
la normativa nazionale in materia di livelli essenziali di assistenza, il decreto del Presidente del Consiglio dei ministri 29 novembre 2001 (Allegato 1C, area integrazione sociosanitaria, macro livello assistenza territoriale semiresidenziale), stabilisce che per le prestazioni diagnostiche, terapeutiche e socioriabilitative erogate in regime semiresidenziale a favore di disabili gravi la percentuale di costo attribuibile al servizio sanitario nazionale è pari al 70 per cento, la restante quota essendo a carico dell'utente o del Comune;
la Regione Marche, nel ridefinire le tariffe dei servizi sociosanitari, ha recentemente deliberato (delibere n. 1195/2013 e n. 1331/2014) che solo ai primi 10 utenti del centro diurno è riconosciuta la quota sanitaria del 70 per cento (43,10 euro) prevista, mentre per i successivi utenti il servizio sanitario assume una quota forfetaria pari a 15,10 euro;
nelle Marche le persone disabili gravi che ricevono assistenza presso i centri diurni interessati dalla modifica sono oltre 1.050;
inoltre, la Regione Marche non ha dato applicazione alle disposizioni riguardanti l'assistenza tutelare (Allegato 1C, macro livello assistenza territoriale, ambulatoriale e domiciliare), che prevede che sia a carico del servizio sanitario il 50 per cento del costo della prestazione;


mercoledì 11 febbraio 2015

LEA sociosanitari. La richiesta di intervento da parte del Ministero

Campagna “Trasparenza e diritti” e Comitato Associazioni Tutela chiedono al Ministero della salute di intervenire su mancata applicazione della normativa riguardante l’assistenza tutelare e diurna per disabili gravi.

la lettera 

sabato 7 febbraio 2015

La regione Marche conferma gli aumenti del 30%, 10 euro al giorno, da 33 a 42,50 euro, a carico di utenti e Comuni nelle RSA anziani. E dai territori non giungono buone notizie

Eravamo certi che avrebbe prevalso il buon senso da parte dell’assessorato alla sanità della regione Marche,  con il blocco dell’aumento del 30% delle quote a carico di utenti e Comuni nelle RSA anziani (passate da 33 a 42,50 euro giorno, pari a 285 al mese), dopo la segnalazione da parte della Campagna “Trasparenza e diritti” e del  Comitato Associazioni Tutela (CAT) della mancata erogazione di prestazioni alberghiere obbligatorie (ad esempio, ma non solo, lavanderia, stireria). Tanto più che, come è evidente, prestazioni di questo tipo non possono essere … retroattive.

lunedì 2 febbraio 2015

Quale idea di servizio e come cambiano i Centri diurni (ex CSER) per persone con disabilità intellettiva della regione Marche?

Come cambiano i centri diurni per persone con disabilità intellettiva (ex CSER) nella regione Marche, dopo le modifiche sugli standard apportate nella legge di assestamento di bilancio (legge 3/2014, art. 32), che prevede una doppia tipologia di Centro o di utenza all’interno dello stesso? La scheda analizza e commenta i cambiamenti apportati, cercando anche di verificarne l’impatto sulla attuale situazione dei servizi (circa 70, per oltre 1060 utenti). L’approfondimento si allarga al modello di servizio disegnato, alla sua sostenibilità in termini di qualità dell’intervento, soffermandosi anche sulla previsione di frequenza obbligatoria di un CD per i 2/3 degli utenti delle ridesignate “comunità alloggio” (non rivolte a disabili gravi).