martedì 23 febbraio 2016

Fondo solidarietà. Sindaci: a quando la vostra voce?

22 febbraio 2016
                                                                             -  Presidente Anci Marche
                                                                   -  Presidenti Comitati dei Sindaci
                                                             e p.c.  - Presidente Giunta regionale

Oggetto: Fondo solidarietà, dgr 1195/2013.  

            Nelle ultime settimane abbiamo ricevuto numerose richieste di aiuto da parte di familiari di persone con disabilità o con disturbi psichici che hanno ricevuto dagli enti gestori solleciti di pagamento delle quote sociali introdotte con dgr 1195/2013. Situazioni di grande angoscia derivanti dalla fatturazione di quote ingentissime a copertura dell’intero 2015 (12/13.000 euro).
            Angoscia aumentata dal pesantissimo e gravissimo silenzio regionale riguardo il previsto e promesso fondo di solidarietà, contemplato sempre dalla dgr 1195/2013, ma mai istituito che sta spingendo gli enti gestori a pressanti richieste di recupero delle quote sociali[1] (circa 1100 euro mese).
            A fronte di questo quadro non ci si capacita del silenzio dei Comuni e dell’ANCI per una situazione che ha pesanti ripercussioni oltre che su molti cittadini le cui esigenze riteniamo le municipalità siano chiamate a rappresentare, anche sui bilanci comunali[2]. A meno che non ritengano erroneamente, come qualche amministrazione sta tentando di fare, che il problema non li riguardi.
             Chiediamo pertanto un effettivo rapido vostro intervento, a sostegno dei cittadini che si trovano in questa condizione, nei confronti della regione Marche affinché mantenga gli impegni assunti (anche con voi) con la copertura delle quote sociali introdotte con la dgr 1195/2013.
             Il perdurare del vostro silenzio sarebbe del tutto incomprensibile. Restiamo, dunque, in attesa di leggervi
             Distinti saluti
                                                                  Per Trasparenza e diritti
                                                          Roberto Frullini, Fabio Ragaini 









[1] Ricordiamo che ampie rassicurazioni al riguardo, con nota a firma dei dirigenti del servizio salute  e politiche sociali, avevano ricevuto i Comuni (28.10.2014) , gli enti gestori (27.10.2014) e conseguentemente gli utenti.
[2] Per quanto riguarda l’entità delle quote sociali da coprire si può indicare senza margini di errore le quote riguardanti le RSA disabili precedentemente a completo carico della sanità. Detratta l’indennità di accompagnamento, precedentemente sospesa, la quota massima annua è pari a circa 2 milioni di euro (600€/mese x12 x266). Quante invece siano le persone ricoverate in strutture psichiatriche, precedentemente a completo carico della sanità, non siamo in grado di stimare, dato il caos autorizzativo e tariffario precedente, ma si può ipotizzare un numero non particolarmente rilevante. 

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