Come avevamo purtroppo paventato sono alquanto preoccupanti le notizie che giungono dalla regione Marche in merito al ripristino del fondo sociale regionale per il 2015. L’impressione è che si sia cominciato un gioco di numeri che ci rimanda ai mesi precedenti la chiusura della precedente legislatura. Non vorremmo ritrovarci allo “Spacca 2”.
venerdì 25 settembre 2015
lunedì 21 settembre 2015
Fondo sociale regionale. Bilancio 2015 I conti non tornano
Secondo il presidente della Commissione Bilancio, Francesco
Giacinti, “per coprire i fabbisogni legati al sociale occorrono 14 milioni di
euro che verranno stanziati con l’assestamento”, (nota ANSA, 18 settembre).
I conti non tornano
alla Campagna “Trasparenza e diritti” che nei giorni scorsi aveva lanciato
l’allarme, circa l’entità del ripristino.
Come è noto nel bilancio 2015 per i servizi sociali mancavano circa 34 milioni
di risorse regionali dei circa 64 complessivi. 30 dei quali derivanti da fondi
nazionali. I 14 milioni indicati, cui si aggiungono gli 1,2 milioni già
stanziati possono essere sufficienti se ai 30 di fondo nazionale del 2014 se ne
aggiungono circa 18. Non pare dunque
che i 14 milioni che verrebbero stanziati nell’assestamento di bilancio siano in
grado di assicurare ai Comuni le quote di cofinanziamento incassate nel 2014, e
sui quali hanno programmato i bilanci ed i servizi nel 2015.
Gli aumenti dei finanziamenti sociali per il 2015 da parte dello Stato (vedi pagina 7), possono portare nelle casse regionali qualche milione di euro in
più rispetto al 2014 (peraltro, occorre far notare, che la gran parte
degli interventi statali hanno destinazione vincolata e dunque non si tratta di
un fondo indistinto); qualche altro milione può essere aggiunto dall’aumento
delle quote sanitarie in alcuni servizi sociosanitari, ma si rimane comunque
molto lontani dalle cifre occorrenti per finanziare gli interventi erogati dai Comuni nel 2105.
Le cifre indicate,
purtroppo, non dunque sono rassicuranti, e confermano, le nostre grandi
preoccupazioni. Se si vogliono davvero coprire i bisogni sociali, ed evitare
tagli da parte dei Comuni negli ultimi mesi dell’anno, la cifra indicata deve
subire un consistente aumento.
venerdì 18 settembre 2015
martedì 15 settembre 2015
Fondo sociale regionale. E’ tempo di fatti
E’ tempo che senza indugio la Regione mantenga gli impegni e metta a disposizione dei Comuni i finanziamenti necessari per mantenere i servizi che si stanno erogando
Presidente giunta regione Marche
p.c. Membri
Consiglio regionale
Oggetto: Fondo sociale regionale
2015.
Gentile
presidente,
Le
scriviamo in riferimento al ripristino del fondo sociale regionale 2015.
Abbiamo urgenza di conferme riguardo il ripristino con le quote del 2014, tali
da assicurare ai Comuni le quote di finanziamento per i servizi che stanno
erogando nell’anno in corso.
Abbiamo
bisogno di certezze. All’indomani dell’approvazione della pdl di rendiconto 2014
dello scorso 7 agosto, avevate affermato che in quel provvedimento erano stati
trovati i soldi per rifinanziare il fondo sociale così da assicurare ai Comuni
l’erogazione dei servizi sociali. Successivamente, il linguaggio, ci pare, sia progressivamente
mutato. I suoi riferimenti al finanziamento del fondo sociale sono stati sempre
più sfumati (vedi ultimi due incontri provinciali di ascolto). L’assessore al Bilancio Cesetti, a più
riprese, ha affermato che il
finanziamento avverrà secondo i reali fabbisogni.
giovedì 3 settembre 2015
Ripristino fondo sociale. La Regione non disattenda gli impegni assunti
L’assessore al Bilancio, Cesetti (intervista odierna al Corriere Adriatico) ribadisce, dopo aver affermato che i conti della
regione sono in ordine, un concetto già espresso nei giorni precedenti e ne
aggiunge un altro non meno preoccupante. Per il sociale non si parla più di
ripristino del fondo ma di “vedere i reali fabbisogni”. Afferma anche: “tra i
tagli sul sociale e alla cultura c’è un problema da risolvere”. Non cominciamo
a giocare con le parole. Questa è il quadro dei finanziamenti regionali 2014 confrontati con quelli del 2015. Nel 2015 mancano più di 33 milioni di euro. Cesetti e
Ceriscioli indichino se quel fondo non rispondeva a reali fabbisogni.
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