I conti in ordine della sanità
marchigiana, come fatto notare ieri dal presidente Spacca, che hanno consentito
di avere una premialità di ulteriori 35 milioni di euro, non consentono di dilazionare ancora le
risposte alle persone non autosufficienti (persone con disabilità grave, persone
affette da malattie degenerative, soggetti con disturbi mentali, anziani non
autosufficienti) che necessitano di servizi sociosanitari domiciliari, diurni e
residenziali.
Sono proprio le persone malate e non
autosufficienti quelle che sono state fin qui più penalizzate in termini di
offerta e di finanziamento dei servizi sociosanitari.
La sanità marchigiana continua, da
un lato, in tutti i modi a non voler assumere le quote di competenza nei servizi
sociosanitari, scaricando sugli utenti e sui Comuni gli oneri degli interventi.
Oneri così alti che speso ne impediscono l’accesso. Dall’altra non risponde in
maniera adeguata all’offerta dei posti necessari a garantire i servizi.
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