Nell'incontro del 28 novembre, due giorni dopo la manifestazione, Mezzolani, visibilmente irritato, esordiva chiedendo quali erano le nostre richieste. Quali potevano essere se non quelle che scrivevamo da mesi e che avevano determinato il ricorso alla manifestazione? Rispose con un sufficiente "già fatto", specificando che aveva già inoltrato all'ASUR la disposizione di non applicare le delibere fino a quando i tavoli avessero terminato il lavoro. Alla nostra richiesta di farci avere il testo con la disposizione, iniziò un patetico balletto di dichiarazioni: "si, ma non solo a voi", o "perchè non vi fidate?", ecc...; alla fine rivolto al direttore amministrativo dell'ASUR, Carelli, disse che poteva mandarci la comunicazione che l'ASUR aveva inviato alle Aree Vaste insieme alla sua disposizione. Ad oggi, 17 gennaio, nonostante le ripetute richieste nessuna comunicazione è arrivata. Ovviamente nessuna risposta neanche dal presidente Spacca, lo stesso che il giorno della manifestazione incontrando alcuni rappresentanti delle organizzazioni, dichiarava la propria vicinanza e disponibilità. Intanto il 7 gennaio, il direttore dell'AV 5 di Ascoli Piceno inviava la lettera riportata nella nota di "Trasparenza e diritti". L'avrà fatto nonostante una nota dell'assessore che dice di non dare corso all'applicazione delle delibere? Difficile crederlo. Cercando di misurare le parole si può affermare l'assoluta inaffidabilità dell'assessore Mezzolani oltre, forse fatto secondario, la totale mancanza di rispetto nei nostri confronti. Una persona inadatta a guidare la sanità regionale. Ciononostante lo fa da 8 anni. Mi sono sempre chiesto come sia possibile con un assessore di questo tipo che le Marche siano tra le regioni virtuose e adempienti per quanto riguarda i LEA (anche se non molto per la parte sociosanitaria). Per me rimane un mistero e certo mi chiedo quale può essere il livello di governo delle altre Regioni (Fabio Ragaini)
Nell'incontro del 28 novembre, due giorni dopo la manifestazione, Mezzolani, visibilmente irritato, esordiva chiedendo quali erano le nostre richieste. Quali potevano essere se non quelle che scrivevamo da mesi e che avevano determinato il ricorso alla manifestazione? Rispose con un sufficiente "già fatto", specificando che aveva già inoltrato all'ASUR la disposizione di non applicare le delibere fino a quando i tavoli avessero terminato il lavoro. Alla nostra richiesta di farci avere il testo con la disposizione, iniziò un patetico balletto di dichiarazioni: "si, ma non solo a voi", o "perchè non vi fidate?", ecc...; alla fine rivolto al direttore amministrativo dell'ASUR, Carelli, disse che poteva mandarci la comunicazione che l'ASUR aveva inviato alle Aree Vaste insieme alla sua disposizione. Ad oggi, 17 gennaio, nonostante le ripetute richieste nessuna comunicazione è arrivata. Ovviamente nessuna risposta neanche dal presidente Spacca, lo stesso che il giorno della manifestazione incontrando alcuni rappresentanti delle organizzazioni, dichiarava la propria vicinanza e disponibilità. Intanto il 7 gennaio, il direttore dell'AV 5 di Ascoli Piceno inviava la lettera riportata nella nota di "Trasparenza e diritti". L'avrà fatto nonostante una nota dell'assessore che dice di non dare corso all'applicazione delle delibere? Difficile crederlo. Cercando di misurare le parole si può affermare l'assoluta inaffidabilità dell'assessore Mezzolani oltre, forse fatto secondario, la totale mancanza di rispetto nei nostri confronti. Una persona inadatta a guidare la sanità regionale. Ciononostante lo fa da 8 anni. Mi sono sempre chiesto come sia possibile con un assessore di questo tipo che le Marche siano tra le regioni virtuose e adempienti per quanto riguarda i LEA (anche se non molto per la parte sociosanitaria). Per me rimane un mistero e certo mi chiedo quale può essere il livello di governo delle altre Regioni (Fabio Ragaini)
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