L'articolo pubblicato in superando
Lanciata infatti nel giugno scorso da ben quarantaquattro
organizzazioni, la Campagna “Trasparenza e diritti”, che punta a
ottenere nelle Marche servizi obbligatori per legge, da destinare alle
persone che ne abbiano bisogno e diritto, ha vissuto un altro importante
passaggio nei giorni scorsi, dopo l’incontro con l’Assessore Regionale
alla Salute, che ha promesso un tavolo di confronto in tempi brevi.
Dopo l’incontro con la V Commissione Consiliare Permanente della Regione (Sicurezza Sociale), di cui abbiamo recentemente riferito, è arrivato ora anche quello con l’assessore regionale alla Salute Almerino Mezzolani, per i promotori, nelle Marche, della campagna denominata Trasparenza e diritti, lanciata nel giugno scorso da ben quarantaquattro organizzazioni [se ne veda l’elenco in calce, N.d.R.], con l’adesione di altre quindici. Durante l’incontro, sono stati ribaditi all’assessore Mezzolani gli obiettivi fondamentali della Campagna, vale a dire:
- l’applicazione regionale dei Livelli Essenziali di Assistenza Sociosanitaria;
- interventi normativi e programmatori riguardanti i servizi sociosanitari rivolti a disabili gravi, a soggetti con patologie croniche e non autosufficienti, a persone con demenza e a malati psichiatrici, il tutto in un percorso partecipato e condiviso con le organizzazioni che lavorano nei territori.
Sono state poi illustrate le motivazioni che hanno portato ad avviare l’iniziativa, ovvero:
° Un sistema dei servizi sociosanitari sostanzialmente deregolamentato, nel quale per la maggior parte degli interventi non sono stati definiti aspetti essenziali di funzionamento: quanti ce ne devono essere, quanto costano, come funzionano, chi li paga.
° La mancata definizione – obbligatoria da parte della Regione – delle quote sanitarie che l’ASUR [Azienda Sanitaria Unica Regionale, N.d.R.] deve assumere nei servizi sociosanitari (applicazione dei Livelli Essenziali di Assistenza). Ciò determina che nelle convenzioni l’ASUR stessa riduca le spese di propria competenza, caricando sugli utenti costi insostenibili, che impediscono in molti casi la fruizione dei servizi.
° Servizi identici – quanto ad autorizzazione – con differenze di tariffe anche del 100%.
° Disomogenea presenza di servizi nella Regione, con offerta sottostimata in alcuni territori e conseguente difficoltà di trovare risposte ai bisogni.
Una situazione, in sostanza, caratterizzata da discrezionalità, che si avvicina sempre più al clientelismo. Intervenire nelle direzioni indicate dalla Campagna Trasparenza e diritti farebbe sì, invece, che in tutto il territorio regionale gli utenti avessero identiche condizioni di accesso e la possibilità di fruire di ciò che necessitano. In altre parole, servizi obbligatori per legge di cui le persone hanno bisogno e diritto. Nel riconoscere le varie difficoltà presenti, l’assessore Mezzolani si è quindi impegnato ad avviare un tavolo di confronto, con un primo incontro da realizzarsi entro il mese di ottobre.
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