lunedì 25 novembre 2013

Tiziano Vecchiato, direttore Fondazione Zancan di Padova a sostegno della manifestazione del 26 novembre

Oggi lottare per i diritti significa prima di tutto non accettare e contrastare le spinte verso una recessione di welfare e di umanità. E' incredibile che si debba ricordarlo alle istituzioni, visto che ad esse è stato affidato il compito di tutelarli e promuoverli.  I diritti umani  e sociali non sono "concessi" dalle istituzioni, che hanno legittimazione proprio e soprattutto nella loro capacità di "riconoscerli" e salvaguardali. I diritti come i doveri sono funzioni umane inalienabili. Non sono una concessione delle amministrazioni. Il fatto stesso di poterli pensare in modo separato li rende innaturali e manipolabili. Se il nostro sistema di welfare non vede futuro per sé e per le persone a cui si rivolge è anche per l'incapacità di investire oltre il paradigma dei diritti amministrati. E' un welfare degenerativo e inadeguato per affrontare le sfide attuali, che invece richiedono soluzioni generative di responsabilità e risorse, per dare speranza a tutti, a partire da chi ne ha più bisogno.

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