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PETIZIONE
Ciao,
La delibera che entro questa settimana la Regione Marche emanerà sul Fondo di Solidarietà e convenzione tra ASUR e gestori di servizi sociosanitari, non sostiene, come dichiarato le maggiori spese degli utenti dei servizi sociosanitari (disabili, demenze, disturbi psichici, anziani non autosufficienti), ma si trasforma in un canale di compensazione per i Comuni. La delibera obbliga utenti anche con reddito zero a contribuire, prevedendo una sorta di tassa sull'indennità di accompagnamento. Per migliaia di anziani non autosufficienti e persone con demenze, ricoverati presso le residenze sociosanitarie si legittima un aumento del 50% della retta prevista
RITENIAMO TUTTO
QUESTO UNA INGIUSTIZIA. UN PROVVEDIMENTO A DANNO DEI PIU’ DEBOLI
Premiamo per
modificare questo provvedimento, chiediamo in tanti di
cambiarlo
SE SEI D'ACCORDO
INOLTRA, NEL PIU’ BREVE TEMPO POSSIBILE, QUESTA MAIL AGLI INDIRIZZI CHE TROVI
SOTTO, FIRMANDOTI.
RICORDA dI FARLO
CON IL TASTO "INOLTRA " E TAGLIANDO QUESTA INTRODUZIONE.
POI GIRALA IL PIU' POSSIBILE AI TUOI CONTATTI PER POTER FARE LA
STESSA COSA.
Messaggio inviato ed scritto da "CAMPAGNA TRASPARENZA E DIRITTI"
- Gian Mario Spacca, presidente della giunta
regionale
- Luigi
Viventi, Assessore Servizi sociali
-
Pietro Marcolini, Assessore Bilancio
-
Almerino Mezzolani, Assessore Salute
Modificare la
delibera sul fondo solidarietà. No alla tassa sulla indennità di
accompagnamento, no all’aumento delle rette
La bozza di delibera
in
oggetto che dovrebbe sostenere utenti e Comuni per le maggiori spese causate
dalle recenti delibere regionali sui servizi sociosanitari, obbliga utenti anche
con redditi (valori Isee) pari a zero, a contribuire obbligatoriamente anche
quando non previsto da precedenti regolamenti comunali. Si tratta di una
vera e propria tassa sulla indennità di accompagnamento (0,70 euro per ora di
frequenza centro diurno). La delibera, rinnegando le precedenti
impostazioni, lascia totale margine ai comuni rispetto ai criteri di
contribuzione ma contemporaneamente fissa un obbligo di compartecipazione sulle
ipotetiche soglie fissate dai Comuni.
Si permette poi ai gestori delle residenze
protette per anziani non autosufficienti e demenze di poter aumentare le
rette a carico degli utenti fino al 50% della quota (da 33 euro
a 49).
nel condividere le richieste della Campagna “Trasparenza e diritti”, chiedo pertanto, di modificare
la delibera, prevedendo di
- fissare una soglia isee sotto la quale c’è esenzione
dalla contribuzione e definire fasce di contribuzione vali de per tutto il
territorio regionale
- non prevedere quote aggiuntive a carico degli utenti
oltre quelle già definite
nome
cognome
luogo
residenza
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