lunedì 28 ottobre 2013

Servizi sociosanitari. Il 26 novembre manifestazione in Regione: la mobilitazione di Trasparenza e diritti e Comitato associazioni tutela

La campagna Trasparenza e diritti e il Comitato  Associazioni Tutela organizzano una manifestazione, un presidio davanti la sede della regione Marche, martedì 26 novembre 2013, alle ore 10.30. per il ritiro delle delibere 1011 e 1195.

scarica il volantino della manifestazione


lunedì 21 ottobre 2013

Anche il Comune di Pesaro aderisce a Trasparenza e diritti

Lo scorso 16 settembre con l'ordine del giorno n. 93 anche il Comune di Pesaro ha sottoscritto l'appello per la regolamentazione dei servizi sociosanitari e applicazione dei livelli essenziali di assistenza (LEA) ed  ha aderito alla Campagna

mercoledì 16 ottobre 2013

La Regione dice bugie? Le delibere sui servizi socio sanitari vengono applicate. L’assessore Mezzolani ne tiri le conseguenze

La Campagna Trasparenza e diritti e il comitato Associazioni Tutela, hanno scritto una nota alla Regione, per richiedere chiarimenti urgenti in merito al fatto che le DGR 1011 e 1195/2013 vengono applicate. “Le parole passano, le delibere restano”, era il titolo di una scheda di pochi giorni fa e infatti all’indomani del nuovo sollecito (allegato 1) dello scorso 8 ottobre, nel quale si chiedeva un intervento formale regionale di chiarimento si è constatato, non necessitava essere profeti, che le delibere si stanno applicando.
Si tratta di un fatto estremamente grave che, purtroppo, dimostra l’assenza di valore di quanto reiteratamente affermato nella riunione del 3 settembre. E’ evidente che a questo punto le parole dell’assessore dimostrano di non avere alcune credibilità. Che le delibere siano “attive” lo dimostrano le determine 720/2013 dell’ASUR e 1400/2013 del direttore AV2; la prima avente come riferimento la dgr 1011, la seconda la 1159. Ma conferma ne abbiamo avuta anche da utenti di servizi e nello specifico, come era facile immaginare, RSA anziani  a gestione ASUR. Ad alcuni utenti è stato, infatti, comunicato che le recenti normative stabiliscono che la durata massima della degenza è di 60 giorni. L’affermazione è evidentemente errata, anzi falsa, ma come avevamo immediatamente fatto notare all’indomani della delibera, non era difficile interpretare (e questa appariva peraltro la volontà regionale) la tortuosa definizione regionale come una indicazione in tal senso. E’ evidente che il ricovero in RSA, che non è una post acuzie, in nessun modo può essere ricondotto entro un periodo temporale definito a priori e che evidentemente dopo i 60 giorni può prevedersi la contribuzione a carico dell’utente. E’ bene che il direttore ASUR e i direttori di Area Vasta ne siano pienamente consapevoli. Ma oltre le questioni specifiche il dato sostanziale si sta realizzando. Ed a questo punto, senza il chiarimento formale più volte richiesto, la Regione si assume la responsabilità di produrre una rottura difficilmente sanabile. Ovviamente in tutte le sedi verrà denunciata questa situazione. E’ evidente che siamo, e non solo noi, stati presi in giro.
Se l’assessore vuole recuperare una qualche credibilità, di fronte a tali fatti, deve produrre atti immediati nei quali blocca in maniera inequivocabile l’applicazione delle delibere. Non serve altro. Altrimenti chi dice e non fa, ne deve tirare le conseguenze. Richiesta che viene rivolta direttamente anche al presidente Spacca che finora non ha pronunciato una parola su questa incresciosa e amara vicenda.

mercoledì 9 ottobre 2013

Servizi sociosanitari. Prima dei tavoli tecnici la Regione chiarisca sulle delibere

Il Comitato Associazioni Tutela e la Campagna Trasparenza e diritti, hanno inviato una nota di sollecito alla Regione per richiedere chiarimenti dopo le DGR 1011 e 1195/2013, non avendo ricevuto alcun tipo di riscontro alla precedente nota dello scorso 11 settembre, in cui venivano formulate specifiche richieste in merito alle delibere in oggetto.

Si ribadisce la necessità di apportare modifiche sostanziali ai contenuti degli atti approvati. In questo senso:
- la modifica della dgr 1195 è imprescindibile; l’atto non può essere lasciato così com’è in quanto, a nostro avviso, non applica in maniera corretta la normativa sui LEA. Tanto più che esso non è oggetto dei tavoli confronto. Dunque ci attendiamo che la Regione chiarisca sul punto in maniera inequivocabile;
- discorso analogo riguarda la dgr 1011, della quale avevamo chiesto l’abrogazione (è già stato dimostrato come sia stata utilizzata dall’ASUR all’interno di un accordo contrattuale). Se essa, in attesa della nuova legge sulle autorizzazioni e regolamenti applicativi, non viene applicata (e come è noto si tratta di una norma che affronta problematiche diverse), ciò deve essere dichiarato in modo inequivocabile. Peraltro il documento istruttorio della dgr 1260 - nello specifico dei moduli multidimensionali;
– non sembra adombrare alcun passo indietro;
- chiarimenti inequivocabili devono essere pertanto dati prima dell’inizio dai lavori dei tavoli tecnici della dgr 1260. E’ necessario che da subito ci sia chiarezza a riguardo, poichè questa situazione di indeterminatezza non giovi ad un confronto chiaro e trasparente.

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mercoledì 2 ottobre 2013

Marche: le parole passano, le Delibere restano

Pubblicato in Superando.it il 1 ottobre 2013
Ma come si è arrivati, nelle Marche, a una protesta tanto generalizzata, sia a livello locale che nazionale, che ha visto alcuni recenti provvedimenti della Giunta Regionale, essere giudicati da più parti come un chiaro segno di voler tornare «alla logica degli Istituti, che per le persone con disabilità si riteneva conclusa da anni»? E perché tante organizzazioni della Regione si dicono ora pronte a definire un percorso di mobilitazione, nonostante la disponibilità (ma forse non sostanziale) della Regione al confronto? Ripercorriamo sinteticamente la storia dei sedici mesi trascorsi da allora, con tante organizzazioni pronte di nuovo a mobilitarsi, dopo avere giudicato come inaccettabili alcune Delibere prodotte nell’estate scorsa dalla Giunta Regionale
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