martedì 30 dicembre 2014

Centri diurni disabili. Come possono i Comuni firmare l’accordo sui servizi sociosanitari?

Prendiamo la questione Centri diurni disabili (CSER). L’Accordo Regione/enti gestori stabilisce che la quota sanitaria dovuta (70% della tariffa) verrà corrisposta solo fino ad un massimo di 10 utenti dei CSER. Per gli “eccedenti”, l’Asur pagherà forfettariamente 15,10 euro e lo standard scenderà da 110  a 70 minuti. La quota sanitaria da 43,40 a 15,10. In un Centro diurno di 18 persone lo standard sarà di 92 minuti per ogni utente. Se già risulta sottostimata la tariffa di 62 (sui 70 Cd attivi) ipotizzando circa 40 euro per gli “eccedenti”, la tariffa media scenderà a poco più di 52 euro. Da una parte è palesemente illegittimo - con persone aventi identici bisogni – fissare amministrativamente la “quota piena”, solo per un massimo di 10 utenti. Dall’altra, inspiegabile, la firma delle cooperative (che gestiscono la gran parte di questi servizi) e del tutto autolesionista (se verrà apportata), quella di ANCI a nome dei Comuni, titolari della quasi totalità di questi servizi.

martedì 23 dicembre 2014

I nodi vengono al pettine. Fondo solidarietà. Non si confonda con applicazione Isee

Chissà che Comuni ed ANCI toccati nell’unica corda cui finora hanno mostrato sensibilità (quella del finanziamento) non aprano gli occhi su quello che sta accadendo chiedendo la modifica della delibera sulle tariffe. Magari, non  guardando solo i loro bilanci ma anche le esigenze ed i diritti dei loro cittadini più deboli. Questo è anche l’augurio che porgiamo agli amministratori per le prossime festività.

 leggi il comunicato

lunedì 22 dicembre 2014

Nelle Marche la Commissione Bilancio definisce l’organizzazione e funzionamento dei servizi sociosanitari

L’accordo tra Regione ed enti gestori in tema di tariffe dei servizi sociosanitari, Marche. Servizi sociosanitari. Accordo Regione enti gestori, modifica anche alcuni degli standard assistenziali dei servizi autorizzati ai sensi della legge 20/2002.  Modifiche (legge 20/2002) che richiedevano però una deliberazione di Consiglio. A legittimare le modifiche interviene la legge di assestamento del bilancio, Marche. Legge assestamento bilancio 2014  che con emendamento della Commissione modifica in requisiti di diversi servizi riguardanti disabilità, anziani non autosufficienti e demenze. Esautorata la Commissione competente.
La scheda ripercorre il percorso e pubblica il resoconto stenografico dell’aula che evidenzia l’assoluta indifferenza di quasi tutti i  Consiglieri compreso presidente e componenti della V Commissione. La riflessione finale analizza il ruolo assunto dalla politica.

sabato 20 dicembre 2014

Marche. Il fondo di solidarietà a favore degli utenti o dei Comuni?

Nei prossimi giorni dovrebbe essere emanato da parte della Regione il provvedimento a sostegno degli utenti che si vedranno aumentare la quota a loro carico. Un atto, concertato con Comuni e Anci che rischia non solo di non centrare l’obiettivo ma di legittimare nuove imposizioni a carico degli utenti.

giovedì 18 dicembre 2014

Anci Marche ha firmato o no l’accordo sui servizi socio sanitari?

Trasparenza e diritti chiede ad Anci Marche di chiarire la sua posizione rispetto all’Accordo che lo vedrebbe firmatario insieme agli enti gestori. 
 

lunedì 15 dicembre 2014

Alcune comunità per disabili (Coser) delle Marche scrivono alla Regione. No alla trasformazione in RSA

Sette comunità per disabili chiedono alla Regione Marche di rivedere le indicazioni riguardanti le Coser che prevedono la loro trasformazione in RSA disabili. La lettera è stata inviata per la sottoscrizione alle circa 30 comunità che gestiscono questi servizi. In molte, come si può constatare hanno ritenuto di non sottoscrivere la richiesta.
 Il testo della lettera

venerdì 12 dicembre 2014

Come si applicheranno i nuovi standard e le nuove tariffe? Un esempio emblematico delle ricadute sui servizi

Trasparenza e diritti, ha posto ripetutamente il problema della sottostima della tariffazione e della riclassificazione delle strutture nelle quali è evidente l’incoerenza tra classificazione e funzione. Vedi, da ultimo la nota del 28 ottobre. Risposte non ci sono state mai date, poi è arrivato l’accordo con gli enti gestori, ratificato  in delibera.
Sarà interessante ora verificare come “verranno cucinati”, alcuni servizi. Di recente l’ASUR ha rinnovato la convenzione con la Comunità Soteria, autorizzata come Comunità alloggio disturbi mentali ha una capacità recettiva di 12 (con due moduli contigui da 6). Tariffa praticata: 134,48 (iva esclusa). 115,80 a carico Asur, 18,68 a carico utente. Standard: 19 operatori, più coordinatore e responsabile.  Come verrà riclassificata? Nel migliore dei casi, RP (SRP3.1.1). Tariffa inferiore di 20 euro al giorno (115), standard previsto 128 minuti (di cui 45 di infermiere, attualmente non presente e 40 di educatore). Quota a carico utente di circa 33 euro (15 euro in più al giorno). Una prospettiva, per noi, assai preoccupante sotto molti punti di vista. La comunità è gestita da una cooperativa (Cooss). Le Centrali hanno firmato l’Accordo con la Regione. Evidentemente per loro un quadro di questo tipo non pone problemi. Anche questo è molto preoccupante.

giovedì 11 dicembre 2014

Una grandissima amarezza. L’ennesimo ulteriore schiaffo. Modificata la legge 20/2002 sui servizi sociali e socio sanitari, nell’assestamento di bilancio. Disabilità. Chiuso traumaticamente un ciclo.

Quasi tutto è compiuto! E’ con la legge di assestamento del Bilancio (33/2014), approvata lo scorso 2 dicembre dal Consiglio regionale, che si chiude il cerchio, dopo L’accordo Regione-enti gestori,della “riorganizzazione” dei servizi sociosanitari. Le modifiche, che riguardano (art. 32) servizi rivolti a migliaia di utenti, sono apportate direttamente dalla Commissione Bilancio, e poi votate in Aula. Cal E Crel non obiettano nulla. Per i servizi per la disabilità è la fine di un ciclo. Di quello che aveva investito nella prospettiva inclusiva dei servizi. Emblematica la modifica riguardante le comunità alloggio. Sono rivolte a persone “non gravi”, ma i due terzi di quelle ospitate devono andare in un Centro diurno. Invece di tirare fuori le persone che possono fruire di altri percorsi, primo fra tutti quello lavorativo, li si obbliga alla frequenza di un diurno. L’articolo 29, inoltre da mandato alla giunta di modificare i requisiti delle strutture e dei servizi sanitari e sociosanitari ai sensi della legge 20/2000. Ritorneremo sulle modifiche. Quella di oggi è davvero una giornata di grandissima amarezza.

martedì 2 dicembre 2014

Servizi socio sanitari. Il testo della delibera con l’accordo Regione – Enti gestori

La delibera che recepisce  l’accordo con gli enti gestori.
Rispetto al testo che avevamo già pubblicato,  viene aggiunta anche la firma dell’assessore ai servizi sociali, Luigi Viventi. Probabilmente in una prima fase non ci si è soffermati sui dettagli!

Trasparenza e diritti e CAT chiedono ad ANCI Marche di non sottoscrivere l’accordo sui servizi sociosanitari con la regione


            - Al presidente dell’ANCI
e p.c.    - Presidenti Comitati dei Sindaci
            - Coordinatori Ambiti territoriali


Oggetto: Accordo con regione Marche sui servizi socio sanitari. Dgr 1331/2014. Richiesta ad ANCI Marche di non firmare.

   
            Non sappiamo se ANCI, in qualità di ente gestore, abbia firmato l’Accordo ora recepito con la delibera 1331/2014 ci auguriamo davvero di no. Tralasciamo, in questa sede, l’inqualificabile comportamento: a) della Regione che ha istituito un Tavolo di confronto con delibera, l’ha svogliatamente portato avanti facendosi beffe delle organizzazioni che dopo le delibere del 2013, avevano imposto tra le proteste di rivederne i contenuti, b) dei firmatari che mentre discutevano in un Tavolo, definivano furtivamente accordi, sugli stessi argomenti nella stanza accanto.

             La questione riguarda esclusivamente i contenuti dell’Accordo, che, come  sapete,  lega le tariffe agli standard, intervenendo e stabilisce le compartecipazioni. Rimane fuori l’atto di fabbisogno. La questione non è irrilevante in quanto la riclassificazione dei servizi, vista l’attuale situazione di grande confusione,  non può soggiacere ad alcun automatismo.

         Immaginiamo che la Regione abbia rassicurato i Comuni al massimo livello, sulla leva sulla quale siete più sensibili: la spesa (attraverso il fondo di solidarietà). Ai Comuni sarà stato assicurato che non verranno assoggettati nuovi oneri. E forse, l’aggiunta nella delibera della firma dell’Assessore Viventi (assente inizialmente nel verbale) sarà servita  per fugare ogni dubbio. Ai gestori, invece è stata data assicurazione riguardo il mantenimento del budget.