lunedì 16 ottobre 2017

Fondo regionale di solidarietà a sostegno delle rette degli utenti ricoverati presso residenze per disabili e salute mentale. Ancora promesse non mantenute e bugie da parte della giunta regionale e del presidente Ceriscioli?



La regione Marche dopo non aver, nonostante le pubbliche promesse, finanziato il fondo per gli anni 2015 e 2016 e non averlo messo in bilancio neanche per il 2017, a seguito della denuncia della Campagna “Trasparenza e diritti” si era formalmente impegnata a finanziarlo nel 2017. Lo aveva fatto attraverso il comunicato stampa (evidenziazioni nostre), che riportiamo integralmente, del 20 dicembre 2016


DISABILITA’ E SALUTE MENTALE: FONDO SOLIDARIETA’ DELLA REGIONE. Con riferimento al comunicato stampa della “Campagna trasparenza e diritti” del 18 dicembre  scorso nel quale veniva denunciato il mancato impegno assunto dal presidente della giunta regionale di istituire il “fondo di solidarietà” per coprire gli oneri a carico degli utenti ricoverati presso residenze sociosanitarie per persone con disabilità e disturbi mentali, si ribadisce non solo la volontà, ma la decisione assunta dalla giunta regionale di istituire il “fondo di solidarietà” impegnando per lo stesso, già dall’anno 2017 in sede di prima variazione di bilancio, la somma di 2 milioni di euro. Tale fondo sarà utilizzato, sulla base di una delibera che verrà assunta dalla giunta immediatamente dopo l’approvazione della variazione di bilancio 2017 e con criteri che saranno oggetto di confronto con i tavoli regionali appositamente istituiti, per coprire quella parte della retta di accesso alle strutture di accoglienza per persone con problemi di salute mentale, che spetterebbe pagare agli utenti in base ad una specifica e vincolante norma nazionale (DGR 1331/2014). La giunta regionale quindi viene incontro alle famiglie che ne hanno bisogno colmando, attraverso il Fondo, quella differenza di quota che in base alla legge nazionale dovrebbe essere versata dal cittadino. La differenza sarà rimborsata attraverso i Comuni.

Ripetute, in questi ultimi mesi, sono state le  richieste da parte della Campagna di avere conferma del finanziamento 2017.  Nessuna risposta è stata data. Un silenzio che induce a pensare che il presidente Ceriscioli non manterrà la promessa neanche nel 2017. Ricordiamo che sono stimabili (perché nessun dato è stato mai fornito dalla regione Marche) in alcune centinaia gli utenti e le famiglie ricoverate in residenze per cui a partire dal gennaio 2015 sono scattate compartecipazioni alla spesa pari a 1100-1300 euro mese. Il Fondo sarebbe dovuto intervenire a sostegno di questi utenti in tutti quei casi (la stragrande maggioranza) in cui i loro redditi non fossero stati sufficienti a coprire il costo delle rette.
Un fondo che pari ad altri sostegni economici a persone non autosufficienti, è opportuno che  arrivi direttamente agli utenti, una volta determinata da parte della Regione Marche la soglia reddituale sulla quale definire la compartecipazione. Tutto questo per evitare passaggi attraverso i Comuni che, in questi anni, nonostante specifiche competenze istituzionali riguardo l’integrazione delle rette, tranne rarissime e lodevoli eccezioni, si sono, attraverso i più creativi stratagemmi, rifiutati di sostenere queste famiglie. Al fine dunque di evitare spiacevoli sorprese è opportuno  che dopo le beffe delle reiterate promesse regionali non mantenute si aggiungano quelle di fondi poi discrezionalmente utilizzati dai Comuni. Ma intanto, Il presidente Ceriscioli e l’intera giunta regionale mantenga le promesse e ci eviti di constatare l’ennesimo disimpegno e l’ennesima bugia.

Campagna Trasparenza e diritti
16 ottobre 2017 

Per un approfondimento rimandiamo a Fondosolidarietà. A che punto siamo?  

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