domenica 15 marzo 2015

Regione Marche. No al taglio del Fondo sociale e radicale modifica della delibera sul fondo di solidarietà

Nei prossimi giorni vedremo se effettivamente la regione Marche e l’intera maggioranza che sostiene il governo regionale sostiene le fasce più deboli della popolazione che necessitano di interventi sociali e sociosanitari. 
Come abbiamo già scritto nessuna rassicurazione è venuta circa il paventato taglio di diversi milioni di euro a carico del fondo sociale con il quale si finanziano interventi rivolti a minori, disabili, anziani, persone e famiglie povere. Un taglio che determinerebbe una ulteriore riduzione dei servizi rivolti ai cittadini più deboli. Un taglio inaccettabile e insostenibile. Chiamati più volte in causa, né il presidente Spacca, né l’assessore Viventi rispondono. Una risposta che ci attendiamo anche dal segretario del partito di maggioranza, Comi,  e dal candidato governatore Ceriscioli. Gli atti amministrativi dimostreranno se e quanto l’attuale governo regionale tiene ai soggetti più in difficoltà. 
La seconda fonte di preoccupazione riguarda un’altra delibera, il cosiddetto fondo di solidarietà,  che verrà approvata nei prossimi giorni dalla giunta regionale. Il fondo dovrebbe sostenere le maggiori spese di utenti (disabilità, anziani, demenze, salute mentale) e Comuni dopo la riduzione del finanziamento sanitario in alcuni servizi diurni e residenziali. La bozza, mai inviata nonostante le reiterate promesse alle rappresentanze degli utenti, si presenta come un gran pasticcio e desta grandissima preoccupazione perché impedisce una contribuzione omogenea in tutto il territorio regionale con regole certe per i cittadini, non prevede esenzione alla contribuzione per le persone che non hanno redditi, non include tutti i potenziali beneficiari e in alcuni casi prevede (invece di ridurli) maggiori oneri per gli utenti. 
 Su entrambe le questioni, rilevantissime per migliaia di cittadini e loro familiari, ci aspettiamo, da subito, segnali inequivocabili a tutela delle persone. 


campagna trasparenza e diritti 
comitato Associazioni tutela 


Nessun commento:

Posta un commento